Per stilare la classifica delle province italiane dove si vive meglio, vengono presi in considerazione ben 90 indicatori che vengono divisi in sei macro aree. La prima riguarda la ricchezza e i consumi dove spiccano indicatori come il pil prodotto in media da ogni abitante. Una variabile all’interno di questa categoria che ha cambiato molto le cose rispetto agli anni precedenti è sicuramente l’inflazione e il costo della vita che ha zavorrato molte grandi città metropolitane dove questi indici pesano di più rispetto ai piccoli centri. Rispetto agli anni precedenti, questa variabile è stata calcolata anche sui prodotti energetici. Vengono presi in considerazione anche i canoni medi di locazione che in media assorbono il 32% del reddito degli abitanti ma in alcune città la percentuale arriva addirittura alla metà se non di più.
Altre categorie riguardano affari e lavoro ma vengono presi in considerazione anche indici relativi all’ambiente e ai servizi. Ad esempio, si prende in considerazione anche la qualità dell’aria e il livello di consumi energetici sia di gas naturale che di elettricità per ogni abitante. All’interno della categoria giustizia e sicurezza si valutano con attenzione l’incidenza dei crimini denunciati, le rapine per strada che il cosiddetto indice di litigiosità cioè le cause civili presentate al tribunale. Cultura e tempo libero ed infine demografia e salute sono le ultime due categorie che rimangono da analizzare. Ad esempio, la densità abitativa e i depositi bancari concorrono a calcolare la classifica è ricoperta da una provincia.
Altra novità rispetto agli anni precedenti è stata l’introduzione di un indice e calcola i giorni consecutivi senza pioggia rilevati durante l’anno. Invece sono ormai alcuni decenni che la percentuale di rifiuti differenziati ha un grande peso. Lo stesso riguarda la mobilità favorendo soprattutto quelle città che incentivano soluzioni di mobilità alternativa anche grazie alle ciclabili e ciclovie realizzate con moderni sistemi di rilevazione scan 3d a cui si fa ricorso anche per realizzare infrastrutture e snellire il numero di cantieri, altro parametro che non poteva essere escluso dalla classifica sulla qualità della vita.